Un adulto che ha la percezione di avere troppo caldo si allontana dalla fonte di calore, oppure si alleggerisce nell'abbigliamento o ancora apre le finestre per rinfrescare.
Un adulto che percepisce di essere in una corrente fredda o insufficientemente vestito puo' provvedere immediatamente. Il neonato no! Hanno assoluto bisogno del nostro aiuto per raggiunger il desiderato stato di benessere.
Certo possono piangere per chiamare qualcuno in soccorso che risolve quello "strano malessere" che li turba ma paradossalmente un pianto insistito finisce col prudurre una ulteriore qualita' interna di calore. In un certo qual modo il pianto altera il metabolismo del bambino peggioreandone il disagio.
Ecco perche' e' importante vigilare con attenzione per decodificare i segnali e corrispondere correttamente alle aspettative: qualora si imputi il pianto non al caldo ma alla fame si offre il seno o il biberon il che non fa altro che liberare ulteriore calore nell'organismo del neonato.
Una stanza di 20/21 gradi e' corretta per il bernessere di un neonato avendo l'avvedutezza al momento di spogliarlo o in occasione del bagnetto di proteggerlo adeguatamente.